giovedì 7 ottobre 2010

Perchè


Beh, intanto mi preme spiegare i perchè di questo blog. O forse sarebbe meglio dire: il perchè.

Il mio perchè ha un nome e un cognome: Luca Di Fulvio. Qualcuno di voi lo conoscerà, qualcun altro no, non importa. Luca è uno scrittore, un grande scrittore. Ed è soprattutto una persona che mi ha conquistato e che merita la mia amicizia. Ma di questo parlerò più in là.

Qui voglio dirvi in breve anche cosa rappresenta per me una persona come lui. Per me rappresenta una possibilità. Io non conoscevo Luca fino a un annetto fa. Nella giungla della cosiddetta "industria culturale" , il suo nome non circola. O almeno, non ai livelli che meriterebbe. L'ho conosciuto grazie alla mia grande amica Carla Vangelista, sua compagna di vita, un'altra che non scrive poi così male. Il loro regalo di Natale è stato un libro, un libro di Luca che dà il titolo a questo blog: Diamond Dogs. Sì, Diamond Dogs, come la canzone di David Bowie, suo cantante preferito. Un titolo cambiato in seguito da Mondadori con La Gang dei Sogni (de gustibus) . Ecco, questo è il punto di svolta, un libro. Un romanzo fantastico, il più bello che abbia mai letto ex aequo con David Copperfield. Un romanzo che, incredibilmente, non è stato in concorso per nessun premio, mai. Per me, un delitto assurdo, incomprensibile.

Luca non ama farsi vedere, di lui circola pochissimo materiale, qualche intervista (anche molto buona) e nulla più. Non si fa coinvolgere in incontri di presentazione, perchè, dice, "sarebbe come se un oste andasse in giro a dire che il suo vino è buono" . Mi ha fatto capire. Mi ha messo in testa che non è necessario essere acclamati per essere grandi. E' per questo che dico che Luca Di Fulvio per me rappresenta una possibilità. La possibilità di esprimerci, la possibilità di essere apprezzati (e di apprezzarsi) anche senza un riscontro patinato. Luca, per me, incarna la passione. La passione per la scrittura, non (o almeno non solo) come mestiere. E allora, ho deciso di parlarvi di lui. E, magari, della letteratura e del cinema che mi piacciono. Tutte le volte che mi va, tutte le volte che potrò. Quando avrò voglia di parlare di qualcosa di vero, magari di poco pubblicizzato, magari migliore di tanta altra roba. Quando avrò voglia di parlare di (e con) passione.

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